COS’È IL TRAUMA?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il trauma come “il risultato mentale di un evento o una serie di eventi improvvisi ed esterni in grado di rendere l’individuo temporaneamente inerme e di disgregare le sue strategie di difesa e di adattamento” (OMS, 2002). Il trauma è costituito da aspetti neurofisiologici, cognitivi ed emotivi.
È importante fare una distinzione tra i vari traumi e tra le differenze individuali nella capacità di fronteggiarli, perché ciò che può essere altamente disturbante per una persona può non avere nessun effetto su un’altra.
Si parla quindi di traumi con la T maiuscola per riferirsi a eventi di vita che hanno coinvolto la persona in modo violento come incidenti, lutti, disastri naturali (terremoti, inondazioni ecc.) e di traumi con la t minuscola per riferirsi a traumi relazionali, cioè la quotidiana e ripetuta esposizione a figure di attaccamento disfunzionali e a contesti familiari patologici, che provoca traumi emozionali (Fernandez I., 2013).
COS’È L’EMDR?
L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing – desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un metodo psicoterapico che utilizza i movimenti oculari (e altre forme di stimolazione bilaterale) per facilitare il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
La ricerca ha dimostrato che, in alcuni casi, le esperienze negative, traumatiche e stressanti causano un blocco del normale modo di processare l’informazione da parte del cervello.
Il ruolo dell’EMDR è quello di fornire uno stimolo affinché la mente svolga il suo naturale processo neurofisiologico.
Isabel Fernandez
Isabel Fernandez – Presidente dell’Associazione per l’EMDR in Italia e autrice di varie pubblicazioni in riviste scientifiche e di libri sul Trauma e sull’EMDR.
Direttore Scientifico del Centro Clinico EMDR Palermo.