Disturbi dissociativi
Nella vita quotidiana può accadere di vivere momenti di dissociazione. L’esempio più classico è guidare in modo automatico, quasi come non si fosse consapevoli di essere alla guida poiché assorti in altri pensieri, o anche vedere un film senza però prestare effettivamente attenzione alla trama o alle immagini che scorrono. In questi casi, la realtà dalla quale ci allontaniamo non è percepita da noi come minacciosa e gli episodi in cui ci dissociamo restano transitori. In altri casi, invece, la dissociazione può arrivare ad invalidare la qualità della vita della persona.
I disturbi dissociativi sono caratterizzati dalla discontinuità della normale capacità di integrare funzioni psichiche (identità, memoria, emotività, percezione di Sé e del proprio corpo) a seguito dell’esposizione ad uno o più eventi traumatici di grave minaccia fisica e/o psichica o ad esperienze traumatiche vissute, generalmente, nell’infanzia (abbandono, incuria, maltrattamento e abuso fisici, psicologici, sessuali, ecc.). Le persone possono provare un senso di distacco da Sé e dalla realtà, con sensazioni di anestesia emotiva, esperienze di essere un osservatore esterno rispetto al proprio corpo o ai propri pensieri, sentimenti, sensazioni, azioni. Possono emergere memorie traumatiche (flashback), somatizzazioni frequenti, percezione distorta del proprio corpo, alterazione del controllo delle emozioni. Queste esperienze sono tipicamente attivate da emozioni molto forti provocate da esperienze minacciose ed estreme.
Spesso ciò è fonte di spavento e preoccupazione per gli individui che, a lungo termine, sentono di perdere sempre più il controllo della propria vita e iniziano a presentare alti livelli di ansia, depressione, problemi relazionali e comportamentali.
La psicoterapia lavora per risanare la frammentazione dei ricordi dolorosi che non riescono ad emergere alla coscienza, aiutando l’individuo a raggiungere una maggiore integrazione del Sé e delle sue parti.